
Il CEO della PTPA, Ahmad Nassar, ha denunciato il quadro normativo antidoping del tennis in risposta alla risoluzione del caso di Jannik Sinner, riaccendendo il dibattito sul sistema. La PTPA, che ha avviato azioni legali contro quella che definisce una struttura “corrotta, illegale e sfruttatrice”, è tornata sotto i riflettori con la vicenda del numero uno del mondo.
Inizialmente, Sinner aveva evitato sanzioni dopo che l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva concluso che nel suo test positivo non vi fosse “colpa o negligenza”. Tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha successivamente impugnato la decisione, chiedendo una possibile sospensione da uno a due anni. Alla fine, Sinner ha accettato una squalifica di tre mesi, che sta attualmente scontando.
Nassar ha criticato l’esito, sostenendo che penalizzare Sinner dopo la sua assoluzione è illogico.
“La mia posizione sul caso di Jannik è sempre stata chiara. È stato vittima di un sistema ingiusto e arbitrario, che opera al di fuori della legalità e non assolve alla sua funzione fondamentale”,
ha dichiarato.
Pur riconoscendo le lamentele dei giocatori che si sentono colpiti in modo sproporzionato dalle misure antidoping, Nassar ha sottolineato che infliggere un trattamento severo a Sinner non è la soluzione. “Alcuni hanno fatto notare che sembra aver ricevuto una sanzione meno dura rispetto ad altri, ma la risposta non è trascinarlo nella stessa ingiustizia o perpetuare l’iniquità. Il nostro obiettivo è garantire un trattamento equo per ogni atleta”, ha affermato.
Nassar ha inoltre messo in discussione il processo:
“Se autorità come l’ITIA e la WADA hanno stabilito che non ha colpa, perché ci è voluto quasi un anno per arrivare a una soluzione, solo per poi imporre una sospensione di tre mesi che è ancora in corso? Questo dimostra che il sistema è difettoso e necessita di una riforma.”
La squalifica di Sinner terminerà il 9 maggio, permettendogli di tornare in campo al Masters di Roma, seguito dall’Hamburg Open. Questi tornei saranno la sua preparazione per il Roland Garros, il prossimo Slam della stagione.
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